Al di là della risposta teorica che ti si può dare, ti consiglio di fare una prova dal vero, facile da realizzare, anche se le porte comuni sono larghe 90 cm, non 170 (quindi fai mettere l'altra persona a 30 cm dai cardini).
Vedrai subito che, più ti posizioni lontano dai cardini della porta, più la forza che tu eserciti è efficace per contrastare l'altra.
E così, facendo un paio di prove e ragionandoci un minimo, potrai darti anche la risposta al quesito specifico 🙂
------------------------------ 2^ parte
Quel che conta in queste situazioni è il cosiddetto momento di una forza: esso è dato dalla intensità della forza, per la distanza della sua retta di azione dal punto di applicazione. Il momento maggiore, provocherà la rotazione della porta nel proprio verso.
Più che dalle parole puoi capirlo con un disegno, ma non chiedermi anche quello, lo trovi di sicuro sul tuo libro.
In questa situazione, non essendoci scritto niente di specifico nel testo, si deve supporre che le forze, tua e dell'amico, siano applicate perpendicolarmente alla porta (rette di azione, appunto).
Affinché la porta sia in equilibrio, il prodotto F*d delle due forze deve uguagliarsi. Quindi 40N*0,65m = x (forza tua minima) * 1,70m
E quindi x = 40*0,65/1,70 = 15,29 N (arrotondato al centesimo)
Spero sia tutto chiaro