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[Risolto] La fionda gravitazionale

  

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Molte navicelle spaziali viaggiano nello spazio utilizzando l'effetto della "fionda gravitazionale", secondo il quale, quando la navicella passa vicino a un pianeta, la sua gravità determina un significativo aumento del modulo e una variazione della direzione della velocità della navicella. In questo modo, la navicella può acquistare una velocità molto maggiore di quella che avrebbe usando solo i suoi razzi.
L'effetto fu sfruttato per la prima volta il 5 febbraio 1974, quando la sonda Mariner 10 - la prima sonda impiegata per l'esplorazione di Mercurio - transitò vicino a Venere mentre si avvicinava alla sua destinazione. Più recentemente, la sonda Cassini, lanciata il 15 ottobre 1997 con destinazione Saturno e giunta sul pianeta il $1^{\circ}$ luglio 2004, ha sfruttato l'effetto fionda transitando due volte sopra Venere, dopo un avvicinamento alla Terra e uno a Giove.
Una versione semplificata della manovra dell'effetto fionda è illustrata in figura, nella quale si può vedere una navicella che si muove verso sinistra con velocità iniziale $v_i$, un pianeta che si muove verso destra con velocità $u$ e la stessa navicella che si muove verso destra con velocità finale $v_f$, dopo l'avvicinamento.

L'interazione può essere considerata una collisione elastica in una dimensione, come se il pianeta e la navicella fossero due carrelli di una rotaia a cuscino d'aria. Durante l'interazione sono conservate sia l'energia sia la quantità di moto e quindi è soddisfatta anche la condizione seguente: la velocità relativa di avvicinamento è uguale alla velocità relativa di allontanamento.
Se si considera che la velocità del pianeta, di massa molto grande, dopo l'interazione non è sostanzialmente variata, la condizione precedente può essere usata per determinare la velocità finale della navicella.
1 Rispetto a un osservatore sul pianeta, qual è la velocità di avvicinamento della navicella?
2 Rispetto a un osservatore sul pianeta, qual è la velocità di allontanamento della navicella?
3 Imponi che la velocità di allontanamento sia uguale alla velocità di avvicinamento. Risolvendo l'equazione ottenuta rispetto alla velocità finale che cosa ottieni?
4 Considera il caso particolare in cui $v_{\mathrm{i}}=u$. Di quale fattore aumenta l'energia cinetica della navicella in seguito all'avvicinamento al pianeta?
[3. $v_{\mathrm{f}}=v_{\mathrm{i}}+2 u_i$ 4. 9]

 

IMG 6182

Avrei bisogno di aiuto con questo esercizio di fisica. Ho provato a risolverlo in alcuni modi però non riesco a capire bene la teoria.

Autore

@dev-sylently  Ho fatto tutti i calcoli della conservazione della quantità di moto e dell'energia per dimostrare che la velocità della sonda può diventare:

v2 =  v1 + 2V1,   dove V1 è la velocità di Giove rispetto al Sole. Ciao.

Non riesco a leggere la tua pagina di libro, caratteri troppo piccoli..

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 I pianeti non stanno fermi, ma si muovono nelle loro orbite attorno al Sole, succede che la velocità non cambia se misurata in riferimento a essi, mentre è differente se la si misura rispetto al Sole. Il guadagno di energia cinetica è spiegato dal fatto che è il pianeta a perdere parte della propria, rallentando il suo moto di rivoluzione e stringendo la sua orbita anche se in maniera del tutto impercettibile. Questo perché il trasferimento di energia dal pianeta al veicolo è inversamente proporzionale alle masse: il pianeta perde così una quantità irrisoria di energia, lasciando praticamente invariata la propria orbita. In base alla traiettoria, l'astronave può guadagnare fino a due volte la velocità orbitale del pianeta.

Urto elastico:  m = massa sonda; v1 = velocità della sonda prima dell'interazione; v2 dopo l'interazione con Giove;

M = massa Giove; V1 = velocità di Giove rispetto al Sole, V2 dopo l'interazione;

m * (- v1) + M *  V1 = m * v2 + M * V2;  (1)

- v1 + v2 = V1 + V2;  (2)

conservazione dell'energia cinetica, vale questa relazione tra le velocità, prima e dopo l'urto, la somma resta costante.

dalla  (2) ricaviamo la velocità V2 di Giove dopo l'interazione

V2 = v2 - v1 - V1;  (2)

Vogliamo ricavare v2, velocità della sonda dopo l'interazione gravitazionale, (urto) con Giove in moto.

dalla  (1)

m * v2 + m * v1 = M V1 - M V2;

m * v2 + m * v1 = M * (V1 - v2 + v1 + V1);

m * v2 + M * v2 = M * (2 V1 + v1) - m * v1;

v2 * (m + M) =  M * (2 V1 + v1) - m * v1;

v2 = [M * (2 V1 + v1) - m * v1] / (m + M); velocità della sonda dopo l'urto;

M >> m; dividiamo per M:

v2 = [(2V1 + v1) - (m/M) * v1] / (m/M + 1);

m/M tende a 0;

v2 = (2V1 + v1 ) / 1;

la velocità della sonda dopo l'interazione con Giove diventa v1 + 2V1;

invece la velocità di Giove cambia di una quantità infinitesimale, infatti:

V2 = v2 - v1 - V1;  (2)

V2 = (2 V1 + v1) - v1 - V1 = V1; (resta uguale).

Ciao  @dev-sylently

Ho fatto tutti i calcoli della conservazione della quantità di moto e dell'energia.

@mg 👍👌🌞👍

@mg Grazie mille!

@mg Una magnifica lezione di fisica astronomica. Grazie! 👍 👍 👍

P.S. Quando i caratteri sono troppo piccoli io solitamente uso questa semplice procedura per ingrandire l'immagine usando il PC

1 Clicco col tasto sinistro del mouse sull'immagine. L'immagine viene aperta in un'altra scheda su fondo nero però l'immagine non è ingrandibile.

2 In questa scheda clicco sull'immagine col tasto destro del mouse e appare un menù a tendina in cui compare la dicitura "apri immagine in altra scheda" Scegli questa opzione e l'immagine si aprirà in un'altra scheda e diverrà ingrandibile.

 



1

Vi+U = Vf-U

Vf = Vi+2U

se Vi = U :

Vf = Vi+2Vi= 3Vi

Ekf = Eki*3^2 = 9Eki



Risposta
SOS Matematica

4.6
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