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Equazione ellisse per 2 punti; punto intersezioni tangenti a ellisse nei 2 punti; intersezione in C tangenti; area triangolo

  

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Dopo aver determinato l'equazione dell'ellisse passante per i punti A(2; 0) e B(1; 3/2), calcola l'area del triangolo ABC, dove C é il punto di intersezione delle tangenti all'ellisse condotte da A e B.

Risposta : x^2/4 + y^2/3 = 1. Superficie triangolo = 1/2

L'equazione dell'ellisse l'ho trovata senza difficoltà; la retta tangente dal punto B all'ellisse non so se é corretta, ma comunque l'ho calcolata abbastanza facilmente; il discorso vale anche per quella dal punto A, ma, non so se a causa di un errore algebrico, mi sparisce l'incognita m che, a sua volta, mi permetterebbe di scrivere la funzione dell'altra retta. Dopo le metterei a sistema e con i 3 vertici, procederei al calcolo della superficie del triangolo. Così, invece, non posso terminare l'esercizio.

Grazie a tutti quelli che mi supportano con il loro pronto, gentile e chiaro aiuto.

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2 Risposte



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@Beppe

La tangente alla conica, condotta per il punto A, risulta immediata dal momento che il punto è uno dei vertici dell'ellisse sull'asse x. 

La tangente è quindi una retta parallela all'asse y. 

Screenshot 20220502 071624
IMG 20220502 072755

Ciao Beppe.

Buona giornata 

@stefanopescetto 👍👍👍



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Non so dire quanto dipenda dalle Direttive Ministeriali sui libri scolastici (che non ho letto) e quanto dalla neghittosità di Autori, Editori e Consigli di Classe, ma TROVO ORRIBILE L'INGANNO AI DANNI DEGLI ALUNNI che consiste nel dar loro libri che nominano "un'ellisse" o "un'iperbole" dando per scontato che, in assenza di specificazioni, si debba intendere "centrata nell'origine e con assi gli assi x e y".
Un libro serio, da Università, fa il contrario: in assenza di specificazioni SI DEVE INTENDERE forma generale con sei parametri.
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Circa il tuo allarme sul fatto che "... ti sparisce l'incognita m ..." (la pendenza, immagino) questo dipende dal metodo di calcolo della retta tangente: usando il calcolo delle rette polari si trovano anche le tangenti verticali senza bisogno di riconoscerle per ispezione come ha fatto @StefanoPescetto: un principiante svolge esercizi proprio allo scopo di sviluppare quelle competenze che ancora non possiede, come quella di "riconoscere per ispezione" le configurazioni significative.
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Qui ti mostro il calcolo della retta polare del polo A(2, 0) nella polarità indotta nel piano Oxy dalla presenza della conica
* Γ ≡ x^2/4 + y^2/3 = 1
poi, in fondo, ti scrivo un minipromemoria sull'argomento.
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A) Ridurre l'equazione alla forma normale canonica f(x, y) = 0.
* Γ ≡ x^2/4 + y^2/3 = 1 ≡ 3*x^2 + 4*y^2 - 12 = 0
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B) Sostituire: x^2 → 2*x; y^2 → 0*y; ottenendo
* 3*2*x + 4*0*y - 12 = 0
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C) Semplificare per avere la retta tangente Γ in A:
* x = 2
che, ovviamente, è quella che dev'essere; ma la si è ottenuta calcolando e non riconoscendo.
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PROBLEMA DELLE TANGENTI, RETTA POLARE, SDOPPIAMENTI
La retta polare p(Γ, P) del punto P(u, v), il polo, rispetto alla conica Γ si ottiene dall'equazione di Γ in forma normale canonica, "f(x, y) = 0", lasciandone inalterati i coefficienti e operandovi le sostituzioni (formule di sdoppiamento) seguenti:
* x^2 → u*x
* y^2 → v*y
* x*y → (v*x + u*y)/2
* x → (u + x)/2
* y → (v + y)/2
Secondo la posizione del polo rispetto alla conica si danno tre casi.
Se P è interno a Γ allora p(Γ, P) non interessa il problema delle tangenti.
Se P è su Γ allora p(Γ, P) è la tangente in P.
Se P è esterno a Γ allora p(Γ, P) interseca Γ nei punti di tangenza delle tangenti condotte da P.

@exprof 👍👍👍



Risposta




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