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[Risolto] Valore per cui la funzione è definita

  

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"Determina per quali valori di k la funzione y=√(x^2+3x+2k) è definita per ogni x che appartiene a R".

So che la condizione da imporre per ogni radicando sotto radice pari è ≥0 ma, in ogni caso, non so procedere, almeno in questo caso..

Autore
Postato da: @exprof

«questo libro è solito porre domande in anticipo su argomenti che affronterà»
che dovrebbe far sorgere il dubbio "non sarà una domanda trabocchetto?"

Mi è spesso capitato nello studio della geometria, portato avanti con lo stesso testo. Probabilmente si presuppongono precetti delle medie che si auspica non siano stati rimossi dalla memoria. Proprio riguardo quegli esercizi ho chiesto più chiavi di lettura, a persone competenti, è chiaro, e sembrava indirizzarsi verso conoscenze non affrontate in quel capitolo ma comunque presenti nel volume, pagine e pagine dopo

@mirea00 buonasera, volevo chiederle perché pone il delta minore o uguale di zero nonostante quando ci sia delta uguale a zero con a maggiore di 0 la parabola sia per ogni x tranne il risultato uscito dell'equazione associata

20211117 200811
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3 Risposte



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@mirea00

Ciao. Il radicando, cioè il trinomio di secondo grado che compare sotto radice

a·x^2 + b·x + c ; 

deve essere tale per cui risultino soddisfatte le 2 condizioni:

a>0 e Δ = b^2 - 4·a·c ≤ 0 (non interseca asse x oppure è tangente)

In tal caso il trinomio risulta sempre non negativo! Ora a=1>0 per il valore di Δ abbiamo:

3^2 - 8·k ≤ 0 da cui  k ≥ 9/8 

Solo per tali valori sei sicura che la funzione è definita su tutto l'asse delle x. Ciao.

@mirea00

Per k=9/8 la funzione irrazionale degenera in una funzione in modulo:

y = ABS(2·x + 3)/2 quindi sempre definita su x ed in particolare per x=-3/2 si annulla; per valori superiori hai un ramo iperbolico positivo.

Non sono sicuramente a questo livello di conoscenze.. La domanda fa parte di un'introduzione alle funzioni di un tomo di terza superiore (ho notato che questo libro è solito porre domande in anticipo su argomenti che affronterà). Quindi ti chiedo: l'imposizione di quelle due condizioni non la capisco perché non ho approfondito come avrei dovuto la conoscenza dei trinomi? 

La mia risposta alla tua ultima domanda: può essere! Sarebbe meglio parlare più che trinomi, di parabole in senso figurato (forse non avete sviluppato qualche discorso sulle parabole?).

All'acqua di rose ma non è colpa di nessuno se non mia, devo essere stata approssimativa.. Guarderò meglio e studierò di più. Ti ringrazio!



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@mirea00 @LucianoP
CONTESTO VIGOROSAMENTE SIA IL TUO "So che ..." CHE IL FATTO CHE LucianoP L'ABBIA PRESO PER BUONO.
Già una volta mi pare d'averti detto che le informazioni rilevanti le devi porre tutte all'inizio: nella domanda e non sparse qua e là nei commenti.
In questo caso è rilevante la frase
* «questo libro è solito porre domande in anticipo su argomenti che affronterà»
che dovrebbe far sorgere il dubbio "non sarà una domanda trabocchetto?".
Nella normale prassi didattica, che aumenta di severità dalle elementari all'Università (e il terzo superiore sta bello avanti!), se nell'interpretare il testo di un problema l'alunno/candidato pone ipotesi che generalizzano guadagna meriti, ma se ne pone che restringono il senso del testo guadagna penalità.
TU E LUCIANO QUESTO AVETE FATTO: avete arbitrariamente ristretto il senso letterale del testo.
La richiesta, così come l'hai trascritta fra virgolette, ha l'unica risposta corretta
* "PER OGNI VALORE DI k, ANCHE NON REALE."
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INFATTI ...
La funzione radicando è definita per ogni valore (reale o no) di x
* r(x, k) = x^2 + 3*x + 2*k
ed anche per ogni valore (reale o no) di k, in quanto polinomio nelle due variabili.
Anche la funzione in esame
* y = √(x^2 + 3*x + 2*k)
è definita ovunque nel dominio "D = {x} × {k}" (che non è affatto detto che sia R^2, in generale è C^2), in quanto potenza di una quantità definita ovunque.
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A mio parere è lecito darsi all'accademia solo DOPO avere fatto salva l'unica risposta corretta all'interpretazione letterale del testo, E NON INVECE.
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ACCADEMIA
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Se il testo dell'esercizio fosse stato
* « Determinare per quali valori del parametro "k" la funzione
* y = √(x^2 + 3*x + 2*k)
risulta definita REALE per ogni valore reale x. »
allora la risposta sarebbe consistita nella ricerca ed esclusione dei valori di k per i quali il trinomio è negativo (valori necessariamente reali, i complessi non si ordinano).
Poichè il trinomio è monico ha valore negativo solo fra gli zeri, perciò per soddisfare alla condizione del testo (di QUESTO testo!) occorre e basta che il discriminante rispetto ad x non sia positivo il che comporterebbe zeri reali distinti e quindi un intervallo fra di essi.
IN CONCLUSIONE
* Δ(k) = 9 - 8*k <= 0 ≡ k >= 9/8



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Riprendo l'esercizio proposto per motivare ulteriormente la risposta che ho dato sopra, anche da un punto di vista geometrico- analitico.

Dico che la funzione irrazionale data: y = √(x^2 + 3·x + 2·k), per valori di k ≥ 9/8 rappresenta per K strettamente maggiore il ramo positivo di una iperbole con asse x=-3/2

Con l'= degenera nella funzione in modulo: y = ABS(2·x + 3)/2

Quindi per tali valori di k risulta essere definita per qualsiasi valore della variabile indipendente x!

P.S. per tale valore il radicando diventa: x^2 + 3·x + 9/4 = (2·x + 3)^2/4 per cui risulta quanto detto sopra.

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Risposta




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