Potete spiegarmi bene il segno meno e il rapporto con il principio di conservazione dell'energia in questa formula? Ovviamente so che la fem e la corrente indotta si oppone alla variazione che la genera,ma non riesco a capire appieno quanto vi chiedo.
< Potete spiegarmi bene il "segno meno" e il rapporto con il principio di conservazione dell'energia in questa formula? Ovviamente so che la fem e la corrente indotta si oppone alla variazione che la genera,ma non riesco a capire appieno quanto vi chiedo.
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per la parte energetica può valere quanto ti ha detto Sebastiano ...
se vuoi anche comprendere come si concretizzi nel segno - devi fare attenzione alle convenzioni ...
deltaphi = phidopo - phiprima ---> variaz.flusso.conc. {quindi >0 se phi CRESCE e vic.}
pertanto per portarlo al valore di prima (o verso di esso) la fem indotta deve avere VERSO TALE che l'eventuale corrente PRODUCA un phi' opposto!
Quindi se in un circuito "simbolico" fissi ad esempio la i(t) vedi figura ... dove v(t) è la caduta induttiva (opposta della fem autoindotta e(t)) ; per un di>0 , che corrisponde ad un aumento del flusso autoconc. ci sarà una fem autoindotta e(t) < 0 che si oppone e quindi un aumento della caduta autoinduttiva v(t) ( ora si usa mettere il segno + dov'è l'ingresso della corrente e - dov'è l'uscita ,convenz. dell'utilizz.)
e qui .... visto che il sito answer non funziona più
... mia vecchia risposta alla seguente domanda:
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"Mi spiegate quest'espressione della forza elettromotrice?",
"Conosco la ben nota espressione della fem in termini di derivata del flusso magnetico, però su una dispensa ho trovato fem =vXBl, v sarebbe la velocità relativa tra campo e spira, X sta per prodotto vettoriale e l suppongo sia la lunghezza della spira. Mi spiegate da quale legge si ricava questa espressione?"
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in queste tre pagine di un mitico testo c'è la risposta (guarda in particolare la seconda , FLUSSO TAGLIATO), spero comprensibile.
N.B. qui il campo elettrico (forza elettrica specifica , cioè relativa all'unità di carica elettrica) è indicato con la lettera K invece della E riservata alle f.e.m.)
così comprenderai il nesso con la formula di Lorentz
Supponi il sistema in equilibrio energetico e supponi che qualcosa perturbi tale equilibrio in modo da variare il flusso magnetico concatenato con il tuo sistema.
Il sistema reagisce in maniera opposta alla causa esterna, cercando di azzerarne gli effetti perché tende a tornare allo stato energetico di equilibrio iniziale. Questo significa che se nel sistema possono scorrere correnti indotte, esse avranno verso tale da contrastare la variazione di flusso, ovvero se il flusso è aumentato le correnti avranno verso tale da diminuirlo e viceversa.