C'è una soluzione lunga e una corta.
In quella lunga si pone PA^B = x, si ricavano AP = a cosx e PB = a senx; si deduce anche che:
DA^P = 90° - x = AB^P e quindi
PB^C = x
Quindi si utilizza il teorema di Carnot per esprimere PD^2 e PC^2, giungendo a:
3a^2 - 2a^2 sen(2x) = a^2, da cui:
sen(2x) = 1
2x = TT/2
x = TT/4.
Nella soluzione corta si ragiona sulla condizione:
PD^2 + PC^2 = a^2 = DC^2
fa venire in mente il teorema di Pitagora applicato al triangolo DPC. Ma allora l'angolo DP^C deve essere di TT/2. Per un teorema sugli angoli alla circonferenza P si deve trovare sulla circonferenza di diametro DC. Ma P deve appartenere anche alla circonferenza di diametro AB. Allora P deve trovarsi sui punti comuni alle due circonferenze, cioè sull'unico possibile che si trova nel centro del quadrato, che è il punto comune alle due diagonali del quadrato. Dunque PA^B deve essere = TT/4.